Morte sul lavoro di Giuliano De Seta: il risarcimento per gli stagisti è previsto solo nel caso in cui la vittima sia un capofamiglia.
Il processo per i quattro indagati per la morte di Giuliano De Seta, lo stagista 18enne che ha perso la vita a Noventa di Piave, inizierà il 10 marzo 2023. Intanto la famiglia che sperava in un risarcimento ha ricevuto una comunicazione dall’Inail in cui questo viene negato in quanto il ragazzo si trovava in azienda come stagista e non come operaio.
Giuliano De Seta è lo studente 18enne morto il 16 settembre scorso durante uno stage scolastico all’azienda Bc Service di Noventa di Piave (Venezia). La famiglia però non riceverà alcun risarcimento da parte dell’Inail per la morte del figlio, perché il ragazzo si trovava in azienda come stagista e non come operaio.
Risarcimento negato
Giuliano De Seta frequentava il quinto anno dell’Itis a Portogruaro, e la sua vita è finita dopo essere stato schiacciato da una trave metallica che si è staccata e gli è caduta addosso. Quattro i nomi nel registro degli indagati: l’amministratore unico della società, Luca Brugnerotto, che ne è anche il socio principale, la preside dell’istituto tecnico frequentato dal ragazzo, un docente e il responsabile della sicurezza della Bc Service. Il processo inizierà il 10 marzo 2023.
A quattro mesi dalla tragedia, l’Inal comunica alla famiglia di De Seta che non riceverà alcun risarcimento per la morte del giovane, in quanto si trovava in azienda come stagista e non come operaio. Secono una norma di legge, il risarcimento per gli stagisti è previsto soltanto nel caso in cui la vittima sia un “capofamiglia”, quindi con dei familiari a carico.